Monday, April 03, 2006

Faccia a faccia (e son testate)

E' appena finito l'allucinante e allucinato dibattito televisivo.
Mi aspettavo un confronto duro, aspro, ma non così tanto! Ma prima di entrare nel dettaglio politico vorrei ribadire il mio punto di vista, che a questo punto è definitivo, sull'applicazione del meccanismo dei faccia a faccia in un paese come il nostro.
Sono convinto che sia stata una farsa. Una farsa inutile. Innanzitutto perchè il bipolarismo è ben lungi dall'essere consolidato (come, ad esempio, in Spagna o in Gran Bretagna). Secondo perchè, vista l'anomalia mediatica italiana, inevitabilmente, per la sua stessa natura, il faccia a faccia si trasforma in uno show di pura demagogia, quando non populismo. Ciò riduce il confronto a uno spettacolo diretto, se non all'esercito di feticisti della campagna elettorale (Otto e Mezzo su La 7. Ma anche chi vi scrive...), all'altrettanto ampio esercito di indecisi e dubbiosi che vogliono sentire sparate tipo l'abolizione dell'ICI (!). Per questo, concludo, il dibattito televisivo è stato largamente deludente.
Veniamo al merito.
Questa volta Berlusconi ha imparato dagli errori commessi nel round di andata e si è dimostrato molto molto più combattivo. Un Berlusconi in piena forma come ora diranno i suoi adoratori (da Ferrara in giù). Il dito puntato in avanti nel suo spettacolino finale è emblematico del suo modo di fare politica. Un modo demagogico, sedicente liberale ma molto lontano dai principi etico-morali del liberalismo, che trasmette anzi valori materiali come il denaro o il successo. Onestà e rispetto vengono dopo.
Romano Prodi non è stato in disparte e ha resistito con abilità alle infinite provocazioni dell'avversario, mostrando una dose di tolleranza (forse eccessiva) verso le "sparate" dell'avversario. Come direbbe il buon Fini, Berlusconi era "nervoso" (è la frase preferita di Fini). Prodi assolutamente no. Anzi forse troppo ilare.
Berlusconi poi ha seguito alla lettera l'invito del direttore del Foglio: "Silvio, non seguire le regole. Per vincerle, infrangile" (sic!). Vedete, quando parlo di illiberalismo di Berlusconi intendo proprio questo. La preferenza per l'arroganza, la strafottenza, il litigio, la menzogna e, naturalmente, la trovata da avanspettacolo. Silvio Berlusconi ha largamente infranto le regole del confronto: questa volta ha sforato il time relativamente poche volte (a parte un dritto di 40 secondi in più poi non restituito al Professore da parte di Vespa) ma ha costantemente parlato sotto alle repliche di Romano Prodi. Uno stratagemma mirato a far impappinare il Professore (che però ha resistito da buon docente universitario interrotto dallo studente insistente di turno), un modo veramente poco elegante poi culminato nella farsesca replica (sono rimasto allibito) al paragone (forse evitabile) gettato da Prodi sui lampioni e gli ubriachi. Berlusconi ha allora interrotto due volte Prodi prima di fare la solita sceneggiata di santoriana memoria: "Si contenga! Cribbio!"... anzi no, "LEI E' IL MODERATORE! (A Vespa) E ALLORA MODERI!". Eccolo il liberale, sempre pronto a pretendere che gli altri siano suoi servi. Vespa compreso. Un Berlusconi che peraltro si brucia subito dopo definendo Prodi un "inutile idiota", rivangando un trito e ritrito paragone con le democrazie popolari.
Lo sa Berlusconi che il comunismo è morto e sepolto (requiescant in pace)?
Certo. Ma è un nemico virtuale che si è creato in televisione duettano con quegli allocchi (mossi dal nefasto egoismo del proporzionale) di Diliberto e Bertinotti. E poi via a insultare Vladimir Luxuria, Marco Pannella, Emma Bonino, Francesco Caruso, Oliviero Diliberto, Massimo D'Alema. Piero Fassino. Non risparmia nessuno.
La furia distruttiva di Berlusconi non risparmia nessuno.
E' innegabile che Romano Prodi ha avuto un ruolo mediatico secondario rispetto al primo round. Berlusconi ha cercato in ogni modo di attirare l'attenzione su di se, costi quel che costi (di decenza ne è rimasta poca).
A onor del vero voglio però sottolineare come gli interventi più belli e più sinceri siano comunque stati fatti dal Professore. Ad esempio quando ha rivendicato con orgoglio, al Cavaliere che ripeteva per la dodicesima volta che Prodi ha "solo 5 deputati suoi", la legittimazione che proviene dall'essere stato consacrato da oltre 4 milioni di elettori alle primarie. "Uno splendido esercizio di democrazia a cui lei non sarebbe assolutamente in grado di sottoporsi".
Il suo appello finale è stato molto sincero, onesto, raffinato, fiducioso. L'esatto contrario della demagogia che qualche minuto dopo l'avversario avrebbe sfoderato ancora una volta. Prodi parla di un'Italia divisa, lacerata, di un noi e voi (come dargli torto?)... effetto della campagna elettorale iper-violenta condotta da Berlusconi. Un Italia da riunificare, per tornare a vincere riportando armonia. Poi si appella ai giovani. La speranza di domani. Ed è allora che ho (ri)sentito che qualcuno si rivolgeva a me. Andare fuori, in Italia e all'estero, e confrontarsi con gli altri, dare il meglio di se per dimostrare che non siamo secondi.
Grazie Professore.
Poi arriva il "nano vendicativo" che sfodera il suo sorriso a 32 denti rifatti, gli scappa un fugace invito a votare Forza Italia, poi passa avanti subito, fino all'exploit finale... la promessa di abolire l'ICI. Una promessa bella ma impossibile. Come le migliaia che abbiamo già sentito da 5 anni o più. La promessa della crazione di un milione di posti di lavoro (sì, con l'economia ferma allo 0%!), di diventare tutti più ricchi, di realizzare un grande sogno. Promesse non mantenute, di cui ne abbiamo ampiamente già abbastanza. Demagogia allo stato puro.
Come spera di abolire l'ICI Berlusconi? Essa è la principale fonte di entrate dei comuni... come potrebbero i comuni (anche di destra) accettare una simile proposta? Oppure pensa di aumentare ancora la spesa pubblica facendo innalzare ancora, ulteriormente, il debito pubblico?
L'ICI non verrà mai abolita.
Proprio per questo, cari amici, dico che il faccia a faccia è stato molto triste. Perchè incoraggia e premia la demagogia.
Il Cordigliere

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

l'ho visto, anche se solo la parte finale.. la caricatura che Berlusca ha fatto dei candidati della sinistra non ha nulla secondo me di un confronto serio in un Paese civile.

Tue Apr 04, 09:38:00 am 2006  
Blogger il_Cordigliere said...

Appunto. Berlusconi ha reso questa campagna elettorale la più digustosa e vile della storia della democrazia (forse ne 1948... ma neanche tanto). Menzogna come prassi politica, insulti, negazione di aver insultato, negazione della realtà, vittimismo, diffusione di paure inesitenti, creazione di nemici inesistenti, delegittimazione dell'avversario. Complimenti Mr. B... un gran democratico!

Tue Apr 04, 09:44:00 am 2006  

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