Friday, March 03, 2006

Montezemolo: «L'Italia non merita una crescita zero»

(Il Sole 24 ore - intervento del presidente di Confindustria)

«Ci siamo sentiti dire che l'Italia ha crescita zero, l'avevamo detto nel dicembre 2004 e ci hanno accusato che volevamo fare politica e che vedevamo tutto nero. Da allora si poteva fare qualcosa, invece la situazione è che il Paese non cresce». Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, chiudendo la Seconda giornata dell'Innovazione. Per Montezemolo «una crescita zero, in un momento di forte dinamismo nel mondo, vuol dire tornare indietro» e «il Paese non si merita una crescita zero, ognuno deve fare la sua parte, di questo bisogna rendersi conto e reagire di conseguenza». Montezemolo ha parlato di «un Paese che deve di nuovo tornare a darsi obiettivi, sfide, sapere dove vuole andare e dia ai giovani indicazioni su dove andare». In questo contesto «gli imprenditori italiani chiedono solo una cosa: essere messi nella condizione di fare il loro mestiere. Non chiedono incentivi, non chiedono denaro a fondo perduto. Questi imprenditori chiedono solo un ambiente competitivo in cui fare il loro mestiere. Abbiamo bisogno di un sistema di imprese che reagisca, come sta reagendo. L'impresa vuol dire benessere, crescita, occupazione. Dobbiamo mettere al centro l'impresa». Il presidente di Confindustria ha tenuto a soffermarsi nella giornata di oggi soprattutto sull'innovazione: «Uno degli elementi fondamentali con cui gli imprenditori italiani si stanno confrontando per reagire, migliorare, per fare con passione il proprio mestiere». L'innovazione, ha precisato, è «uno dei pilastri su cui si fonda il sistema delle imprese del futuro, insieme a concorrenza e internazionalizzazione. Di questi tre pilastri facciamo unimpegno costante di Confindustria».
«La campagna elettorale più brutta dal dopoguerra».
Parlando invece di elezioni, Montezemolo ha sottolineato che quella attuale «é la campagna elettorale più lunga e brutta dal dopoguerra ad oggi». Il numero uno degli industriali ha spiegato che «è sotto gli occhi di tutti che è una campagna elettorale che dura da prima delle elezioni Regionali e, con l'eccezione di qualche intervento, ha creato immobilismo, continue risse, con temi lontani da quelli che sono i problemi della gente, dell'economia e dell'occupazione». Per Montezemolo «sarebbe stato meglio evitare questa agonia».

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